IMPRESA 4.0: OPPORTUNITÀ O LIMITE?

Installare il MES e i nuovi strumenti per l’azienda produttiva 4.0 è davvero la formula magica per l’efficientamento aziendale? Qual è il ruolo della formazione del personale? Ne parliamo con Stefania Vilardo, Sales & Marketing Executive di DOEE

Una tematica che ricorre spesso nelle nostre chiacchierate con le aziende è quella dei nuovi strumenti per l’impresa 4.0.

Molte aziende infatti si rendono conto che la loro produttività ha un margine di miglioramento, e per raggiungerlo acquistano nuovi macchinari o sistemi di monitoraggio della produzione, salvo poi non riuscire a sfruttarli a pieno.

Mancanza di tempo, ordini cliente dell’ultimo minuto, formazione del personale insufficiente o inesistente: il rischio è quello di avere una Ferrari in garage da ammirare, ma senza sapere come usarla.

Ne parliamo oggi con Stefania Vilardo, Sales & Marketing Executive di DOEE Consulting.


  • Buongiorno Stefania! Grazie per il tuo tempo. Prima di iniziare, raccontaci brevemente di cosa ti occupi in DOEE.

Buongiorno!

Parto subito rispondendo alla domanda: in DOEE mi occupo di relazionarmi con le aziende e di individuare quali realtà possono trovare nella nostra proposta un’opportunità di miglioramento.


  • Quindi ti occupi anche della fase di primo contatto?

Certo!


  • Ti chiedo quindi: riesci ad ottenere qualche feedback dai tuoi interlocutori in questa fase?

La maggior parte delle volte sì. Le aziende si “aprono” e confidano le loro perplessità e dubbi sul futuro del loro business: i riscontri sono molto interessanti per noi, perché riusciamo a costruire una panoramica dello stato di salute dell’attività e mettere le basi per un proficuo piano di miglioramento.


  • Al momento, qual è la situazione che emerge in modo preponderante nelle conversazioni con le aziende? In altri termini, qual è il problema più grosso delle persone che si rivolgono a DOEE?

In verità c’è più di un argomento che ricorre nelle telefonate e nei vari incontri, tuttavia una situazione si presenta puntualmente.

Mi capita spesso di interfacciarmi con imprenditori e imprenditrici che sono già consapevoli della necessità per le loro aziende di intraprendere un percorso di miglioramento, al fine di mantenersi competitivi sul mercato. Per fare questo, la soluzione individuata è spesso quella di acquistare un nuovo macchinario o sistema di controllo della produzione, come per esempio il MES.

Questo passo verso l’innovazione tuttavia a volte rimane solo apparente, poiché le aziende non hanno il tempo per (in)formarsi sull’utilizzo degli strumenti che acquistano, e questo non permette un pieno “sfruttamento” dei mezzi di cui dispongono.

Quando parlo di formazione e informazione mi riferisco sia alla spiegazione puntuale del funzionamento dei macchinari (formazione del personale) sia alla creazione di una cultura d’impresa all’utilizzo degli stessi. Ciò significa rendere tutti partecipi del giovamento che una svolta 4.0 può fornire alla collettività aziendale, in modo da spronare ciascuno a fare la propria parte, fugando dubbi e fisiologiche reticenze nei confronti del “nuovo”.


  • Quali sono a tuo parere i rischi legati a questa situazione?

Beh diciamo che lo scenario che si verifica è quello di un’impresa 4.0 sulla carta ma non nella realtà: il potenziale degli strumenti non viene sfruttato pienamente e questo non porta un reale beneficio all’azienda, con la conseguenza oltretutto che la spesa stanziata per quell’investimento non viene ammortizzata.

Come accennato in precedenza inoltre, è anche il fattore umano quello che può frenare una piena espansione tecnologica. Uscire dalla propria confort zone è difficile, e doverlo fare per imposizione, ma senza un reale convincimento, è quasi impossibile. La mancanza di un accompagnamento che comprenda anche il coinvolgimento attivo dei dipendenti interessati dal cambiamento è controproducente ai fini di una riuscita soddisfacente.

Abbiamo notato infatti che quando il dipendente non è al corrente del reale vantaggio che i nuovi strumenti forniscono tende a demonizzarli, temendo che vogliano sostituirlo; se l’obiettivo poi è aumentare la produttività, la paura sarà quella che si prospetti un lavoro più pesante, faticoso, con la pretesa che si produca di più negli stessi tempi.


  • Ed è così?

No, assolutamente! Il senso di attuare politiche di controllo di gestione snello, anche attraverso l’introduzione di strumenti 4.0 come il MES è proprio quello di aumentare la produttività, sì, ma riducendo gli sprechi. Produrre di più, ma anche produrre in modo più costante, meno stressante per i dipendenti e più organizzato, senza movimenti inutili, senza sprechi di materiale e di competenze: questi sono gli obiettivi del piano di miglioramento che proponiamo.


  • Dal momento che hai parlato di piano di miglioramento, ti chiedo: in che modo DOEE Consulting si propone di aiutare le aziende che si trovano in questa situazione?

Il primo passo in questi casi è quello di creare cultura su questi temi: si tratta di uno step fondamentale per affrontare il problema.

Quando le aziende si rendono conto della necessità di aggiornarsi per rimanere competitive sul mercato il primo impulso è quello di arrangiarsi e fare tutto “in casa”, senza una reale visione di dove questo cambiamento andrà a parare. I risultati purtroppo sono quelli descritti prima.

È necessario quindi riconoscere che è assolutamente normale non essere esperti in ogni campo: come nel campo della salute ci affidiamo a dei professionisti, allo stesso modo per la nostra azienda dovremmo riconoscere la necessità di rivolgerci a qualcuno di esperto che si occupi di queste tematiche ogni giorno.

Per fare il punto sulla situazione attuale proponiamo in prima battuta una checklist: si tratta di un semplice strumento che permette di delineare in maniera efficace le aree in cui la nostra azienda è più carente, e quindi di conseguenza dove può migliorare.

Conoscere tutte le possibilità di efficientamento, gli strumenti, le loro potenzialità: questo consente di fare scelte oculate e in linea con le esigenze interne.

Un altro punto fondamentale è l’accompagnamento, la formazione e la collaborazione del team: senza un obiettivo comune e condiviso con tutto il personale interessato anche il macchinario più costoso rimarrà un buco nell’acqua.

Un piano ben riuscito è quello che prevede il coinvolgimento attivo dei collaboratori. Sono loro infatti quelli in prima linea nell’aspetto operativo, e proprio per questo sono una fonte importante di feedback diretti sull’andamento della produzione: in fondo chi meglio di loro può sapere come funzionano gli impianti e quali sono le criticità che si sperimentano ogni giorno?

È proprio attraverso questo scambio di esperienze e conoscenze che si crea una vera cultura del miglioramento, un miglioramento che si estende a 360 gradi e che non appartiene solo ai “piani alti”.

Questo è l’obiettivo di DOEE: accompagnarti sulla strada dell’efficientamento, fornendoti gli strumenti e le skills per saperli usare al meglio, valutando con te le migliori azioni da intraprendere e non fermandosi al primo risultato, ma mirando al miglioramento continuo attraverso il nostro metodo innovativo (metodo M-A-M, ndr).


  • La tematica è densa e ricca di spunti interessanti. Sorge però un dubbio: gli interventi di ammodernamento verso l’industria 4.0 sono forse molto onerosi e non alla portata di tutte le aziende…

Certo, si tratta di investimenti importanti, sui quali vale la pena riflettere e valutarne i benefici nel breve e lungo termine.

Tuttavia questo è forse l’anno migliore per prendere al volo il treno dell’innovazione: è possibile infatti, per le imprese, usufruire dei contributi previsti dal Piano nazionale Transizione 4.0 per il triennio 2021-2023.

Parliamo di incentivi che arrivano fino al 50% e interessano gli ambiti di ricerca e sviluppo, acquisto di nuovi macchinari, formazione…insomma, un’occasione da non lasciarsi sfuggire!

(Per approfondire questa possibilità clicca qui)


  • Grazie Stefania, sicuramente l’argomento non è esaurito qui. Ricordiamo i canali per mettersi in contatto con DOEE:

Potete trovarci su www.doeeconsulting.it e al nostro profilo LinkedIn e Facebook; per contattarci direttamente clicca qui. 

Ricordo a tutti anche la possibilità di partecipare al nostro webinar in cui Diego Carraro approfondisce la tematica delle perdite che minano la produttività dell’azienda: iscrivendosi vi è l’opportunità di accedere a una consulenza di alta direzione con il nostro team di specialisti.

Iscriviti qui al webinar.


 



Autore: Elena Bruscaglin
Data pubblicazione: 15/07/2021

Altri articoli del blog:

 

QUANTO COSTA PRODURRE UN PRODOTTO?Autore: Elena Bruscaglin
Data pubblicazione: 16/07/2021
leggi tutto >

 

I 4 VANTAGGI DI AFFIDARSI A UN LEAN MANAGERAutore: Elena Bruscaglin
Data pubblicazione: 15/07/2021
leggi tutto >

 

SE IL VALORE DEL TUO MAGAZZINO È TROPPO ALTO, FORSE HAI UN PROBLEMA NELLA GESTIONE DELLE RIMANENZEAutore: Elena Bruscaglin
Data pubblicazione: 15/07/2021
leggi tutto >

 

IMPRESA 4.0: OPPORTUNITÀ O LIMITE?Autore: Elena Bruscaglin
Data pubblicazione: 15/07/2021
leggi tutto >